A.


1992. Beh, che dire, sarò una delle tante piccole figlie viziate del ventunesimo secolo, ma almeno non sono nata negli anni '80, che a me hanno sempre fatto una gran tristezza, con quella musicaccia e tutto il resto.

Poi il 6 gennaio. Sì, sono nata in un giorno che non mi ha mai risparmiato quelle scontatissime battute sulla befana. Ancora adesso al mio compleanno mi arriva qualche messaggio improntato sul tema da parte di gente totalmente priva di fantasia. Ma non ho mai avuto particolari complessi. Lo ammetto, da piccola mi sentivo un po' speciale ad essere nata in quel giorno.

Sono figlia unica e anche un capricorno ascendente capricorno. Per chi se ne intende, ciò dovrebbe già fornire un dettagliato resoconto sulla mia personalità ed il mio stato emotivo.

Ho avuto una bella infanzia, e da quella mi sono trascinata finora la passione per l'equitazione ed il disegno.
Ho avuto una pubertà bruttina, e da quella mi sono trascinata finora la passione per la musica e per il pianoforte.
Ho avuto un'adolescenza di merda, come tutti, e da quella mi sono trascinata finora una passione per la chitarra, il canto e le lingue, oltre a qualche paturnia e crisi esistenziale.

Mi sono sempre sentita una rossa dentro, finchè a 14 anni non mi sono tinta i capelli di un bel color semaforo, e da quel giorno, nonostante i pianti della nonna e l'isterismo di mio padre, non li ho più abbandonati.

Sì, i 14 anni sono stati una svolta. Sigarette, metal, trucco pesante. Negli anni se n'è andato solo il metal, ma il trucco è ancora più nero.

Sono vegetariana da 2 anni. Non lo faccio tanto per una questione animalista, ma per una personale, di coerenza, che non sto qui a spiegare, che tanto non interessa a nessuno. Questa scelta mi è costata parecchio, poichè va in aggiunta a un mio leggero problema riguardante il mio corpo, che tendo a non accettare. Negli ultimi tempi vado praticamente avanti ad integratori di ferro e acido folico. Mah. Tanto so che morirò giovane.

Roma. La mia città, dalla quale ho sempre voluto fuggire. Sogno il nord, sogno la Norvegia e l'Islanda. Sogno una vita in un luogo bello, sogno di passare giornate nella traduzione e nella scrittura, davanti ad un fuoco.

Convivo con due personalità. Quella della tipica perfettina e quella dell'autolesionista maledetta. Non riesco mai a farle entrare in contatto, quindi le lascio oscillare. Vanno a periodi, ed io vivo con la costante incertezza di non sapere mai chi sono realmente.